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sabato 25 settembre 2010

La Sagra della Castagna e del Fungo Porcino a Caserta



L'Associazione "Montecaruso" presenta la "Sagra della Castagna e del Fungo Porcino" XII^ Ed., il 2 e 3 ottobre 2010 a Sipicciano di Galluccio (CE). L'evento si svolge nei vicoli dell'incantevole borgo medievale di Sipicciano di Galluccio, con stand dei principali prodotti tipici dell' Alto Casertano dove saranno distribuite caldarroste gratis. Inoltre, un seminario micologico e uno naturalistico con relativa mostra.
L'evento è diretto alla valorizzazione e alla salvaguardia dei prodotti tipici riconosciuti e allo sviluppo del turismo enogastronomico della Regione Campania.
Il Fungo Porcino del "Vulcano di Roccamonfina" è stato inserito, su richiesta dell' Associazione Montecaruso, nell' Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali del Ministero delle Politiche Agricole con Decreto del 10 luglio 2006, pubblicato nel supplemento della Gazzetta Ufficiale n.167 del 20 luglio 2006. In allegato il Programma completo. WEB: www.associazionemontecaruso.it . Facebook il Gruppo: Il Fungo Porcino del "Vulcano di Roccamonfina"

Tratto da Casertanews

"Nel Medio Evo i funghi vennero sempre visti con sospetto anche se bisogna dire che presso la Corte di Federico II a Foggìa sovente erano presenti nei suoi banchetti. Anzi le fonti ci informano che Federico aveva idee precise sulla conservazione dei funghi che "dovevano essere sbiancati facendoli bollire in acqua quindi salati" per essere riposti in piccole botti. D'altra parte, grazie all'opera di ricerca e di diffusione del sapere attuata dai conventi, proprio in questo periodo i funghi entrano anche nella cucina popolare.
Il fungo  fu quindi apprezzato e studiato anche nel Medioevo e fu considerato talmente prelibato ed afrodisiaco da essere messo all'indice dal Sant'Uffizio perché distoglieva i Pellegrini dall'idea della penitenza che doveva essere collegata al Pellegrinaggio del Giubileo sulla Via dei Romei".

"I funghi rivestirono un ruolo importante anche nella stregoneria medievale; se pensiamo alle pratiche degli unguenti,  potevano ricondursi a questa magia naturalistica dovuta all’uso di sostanze stupefacenti di origine vegetale, come la cicuta, la belladonna, il salice, l’erba astrologa, il baccaro, la brionia, il cerfoglio, lo stramonio e, come dicevo, alcuni tipi di funghi, per raggiungere quello stato di trance o di sogno, durante il quale la strega compieva i suoi voli. La Chiesa, come il potere civile e secolare delle città, non fece nulla per interpretare la cultura folklorica che venne, invece, fagocitata e cancellata in una generalizzazione demoniaca, che, con l’affermarsi della caccia alle streghe, trasformò ogni manifestazione e rituale non cristiana in un’adorazione del demonio".


1 commento:

Anonimo ha detto...

Nella speranza che il nuovo anno soddisfi i nostri desideri, auguro a te e a tutti i lettori del tuo blog un felice 2011.