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domenica 7 novembre 2010

Con la fiera dei morti a Perugia, si ritorna all'epoca comunale



La Fiera dei Morti si tiene nella prima settimana di Novembre fin dal Medioevo, inizialmente si svolgeva in centro, attulamente si tiene nel Piazzale Umbria Jazz, zona Pian di Massiano. Dal 1 al 6 novembre 2010 si svolgerà a Pian di Massiano la tradizionale Fiera dei Morti.

L’istituzione della “Fiera dei morti” di Perugia coincide con l’età comunale, in epoca medievale. Si hanno testimonianze scritte della Fiera sin dal 1260 e da queste testimonianze risulta che era già definita allora come “consuetudinaria”. Il suo nome era “Fiera di Ognissanti”, così denominata poiché la Fiera era collocata in calendario nel periodo di tale ricorrenza religiosa.

La Fiera di Perugia si inseriva in un ricco calendario di attività fieristiche e mercantili presenti allora in Umbria in età medievale e rinascimentale. Era notevole il rilievo della Fiera a livello regionale, essendo Perugia collocata nella via che da Firenze portava a Foligno e Ancona e tenuto conto della grande importanza commerciale della vicina via Flaminia.

Le fiere dell’epoca possedevano la funzione prevalente di scambio dei prodotti agricoli e del bestiame. Non a caso avvenivano nel periodo estivo e autunnale, sia per l’ampia disponibilità dei prodotti agricoli raccolti durante l’anno che per consentire alla popolazione locale il “rifornimento” prima delle difficoltà invernali.

La fiera perugina di Ognissanti, sin dal sec. XIII, era frequentata da fiorentini, senesi, cortonesi, fabrianesi: in particolare, molto fertile era il rapporto con la Toscana lungo la direttrice Perugia-Firenze, di cui si ha notizia per l’invio di specifici inviti formalmente inviati dal comune di Perugia agli altri comuni toscani.

Nel periodo della Fiera di Ognissanti di Perugia si tenevano dei giochi di antica tradizione come la caccia al toro, la corsa dell’anello e la corsa del palio o della quintana.

Solo a partire dal ‘600 la Fiera di Ognissanti verrà denominata “dei defunti”, mentre nell’800 prenderà il nome attuale di “Fiera dei morti”. Il significato di questa scelta sembra voler esprimere il desiderio di rendere compatibile il ricordo e il rituale ricongiungimento con gli antenati con l’esigenza di attenuare il sentimento di tristezza comunque presente nella memoria dell’assenza. Il rituale collettivo della festa prevede addirittura l’usanza di mangiare dolci denominati “stinchetti”, “ossa dei morti”, “fave dei morti”, quasi alla ricerca di una “comunione” laica e festosa con i defunti.

tratto da Umbria, il portale turistico dell'umbria.

Per chi volesse approfondire il tema della morte nel Medioevo invito alla lettura dell'articolo La morte nel Medioevo di Linda Cavadini


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