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Il mio libro in vendita

mercoledì 19 agosto 2009

6.2 L’oste



[...] Nelle novelle di Franco Sacchetti la figura dell’oste è spesso presente; nella XVII, Pietro Brandanti e il figlio si danno appuntamento presso il palazzo del podestà per consegnare dei documenti di valore, ma il ragazzo, mentre aiuta una donna alla quale casca a terra un paniere di ciliegie, fa scivolare le carte nell’Arno. Per paura della reazione del padre, il garzone scappa da Firenze a Prato dove si associa ad una brigata di mercanti e, a notte fonda, la comitiva chiede ospitalità ad un oste:

“[...] e giunsono a due ore di notte al pont'Agliana; e picchiando a uno albergo, l'albergatore, che era ito a dormire, si fece alla finestra:
- Chi è là?
- Àprici, ché vogliamo albergare.”

Il primo elemento che balza all’occhio è l’indole sospettosa dell’uomo:

“L'albergatore rampognando disse:
- O non sapete voi che questo paese è tutto pieno di malandrini? io mi fo gran maraviglia che non sete stati presi.
E l'albergatore dicea il vero, ché una gran brigata di sbanditi tormentavono quel paese.”

La diffidenza perpetrata dall’oste non è altro che lo specchio di una società dove i soprusi non dovevano affatto mancare: per i viaggiatori, poi, le vessazioni dei ladri erano sempre dietro l’angolo. Alla richiesta di cibo degli uomini, l’oste risponde che non ha nulla da offrire:

“Pregorono tanto che l'albergatore aperse; ed entrati dentro e governati li cavalli, dissono che voleano cenare; e l'oste disse:
- Io non ci ho boccone di pane.”

Trovare un taverniere sprovvisto di cibo alle porte di Pistoia è quanto meno inverosimile ad eccezione che sia stato derubato, cosa probabile visto che è terrorizzato a morte da una banda di banditi. L’uomo propone ai mercanti di chiedere al prete della città dodici pani. I mercanti, non avendo scelta, decidono di mandare il ragazzo su per la montagna in cerca del prelato. Troverà un contadino che lo scambierà per un furfante. Solo uccidendo un pericoloso lupo, ed ottenendo una ricompensa di cinquanta lire indetta dal comune di Pistoia per l’azione eroica compiuta, potrà ritornare a casa, far ricopiare le carte perdute e guadagnarsi il perdono del padre.
Nello specifico caso della novella, non troviamo nessun riferimento al cibo ma emerge un particolare che non si può trascurare [...]


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