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Il mio libro in vendita

mercoledì 19 agosto 2009

6.6.6 Il pescivendolo



C’erano sistemazioni particolari, come per i macellai, anche per i pescivendoli, che vendevano i pesci portati in città da luoghi lontani. Panieri, canestri, barili contenevano pesci di mare o d’acqua dolce; fasciati da alghe o erbe (CCIX) regolarmente rinfrescate con acqua pulita, i pesci venivano portati direttamente ai banchi della pescheria o in altri luoghi ben precisi. Il fatto che i luoghi adibiti alla vendita del pesce nell’opera del Sacchetti appaiano ben delineati (CLXXXIII), ci fa pensare che i pescatori autoctoni avessero quantomeno il diritto di vendere a casa propria rispetto ai forestieri. Un altro elemento che presta il fianco ad una considerazione riguarda la tipologia del pesce venduto: sui banchi ci sono sempre lamprede, storioni e trote, ma non compaiono mai i pesci salati come ad esempio le aringhe (pesce che dal Medioevo al ‘500 ha avuto un’enorme importanza economica perché rappresentava una fonte di cibo proteico); questo ci fa ipotizzare che alcuni pesci [...]


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