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Il mio libro in vendita

domenica 16 agosto 2009

Novella CXXXI



Essendo andato una volta Salvestro Brunelleschi al bagno per contentar la donna, per generare figliuoli, la donna l'altro anno vi vuole ritornare; Salvestro gli dice che non è piú buono a ciò, e ch'ella provi con altrui, e la donna vi va sanza lui.

Salvestro Brunelleschi, del quale adrieto è fatta menzione, avendo una sua donna piacevolissima friolana, e non avendo alcuno figliuolo, e la donna avendone molto maggior voglia d'aver di lui, disse uno dí:
- Salvestro, e' m'è detto se noi andiamo al bagno a Petriuolo, che io ingrosserò e avremo figliuoli.
Salvestro dicea:
- Donna mia, ella vuol essere altr'acqua che quella del bagno.
La donna si fermò a volere che Salvestro con lei andassono al bagno, e Salvestro convenne che consentisse; e prese le purgagioni, e saputo il modo che avevano a tenere, il quale era o d'uccidere Salvestro, o aver figliuoli, si mossono una mattina, e giugnendo alla fonte di San Piero Gattolino, trovarono uno piovano de' Macchi che abbeverava uno suo ronzino, ed era molto goditore, il quale domandò Salvestro dove andava. Salvestro disse:
- Andiamo al bagno, benché io potrei dire che io vo al macello.
Dice il piovano:
- Per certo voi non dovete andare senza me, e vedrete com'io vi farò godere.
Salvestro disse:
- Sia nella buon'ora -; e cosí si missono in camino.
E questo piovano volle essere lo spenditore, comprando le migliori vivande che potea, sí che stettono alla paperina. Ed essendo a Petriuolo, e bagnandosi, come a casa tornati erano, e la moglie dicea a Salvestro:
- Tu sai bene quello che 'l medico disse -; e accostandosi al leccone, convenía che Salvestro consumasse il matrimonio.
E tanto seguí questa faccenda che, non che consumasse il matrimonio, egli ebbe quasi tutto che consumato sé; tanto che tornati a Firenze gli venne una gran malattia, tal che ne venne presso a morte. E con tutto il male dicea alla donna:
- Noi abbiàn pur ben procacciato; per procacciare uno fanciullo ha' voluto perdere il marito.
E pur guerito, e la donna non ingrossata, stettono circa un anno; ed essendo detto alla donna da altre donne che 'l bagno si volea continuare, a voler fare figliuoli, e giugnendo a Salvestro questa sua donna un dí, gli dice ch'ella vorrebbe ritornare al bagno, però che gli è detto che per una volta non giova alcuna cosa, se non si continua d'andarvi spesso. Salvestro, udendo la moglie, e veggendo come della prima volta n'era arrivato, dice:
- Donna mia, tu sai che noi v'andammo anno, e misi tutta la forza mia e l'ingegno perché tu adempissi il tuo appetito di far figliuoli; e sai che per quello io ne venni in fine di morte; io non ci serei piú buono a questo; se tu ti vuogli andare tu stessa, va', e prova con altrui, che quanto io non ci son buono.
La donna cominciò a ridere; e Salvestro disse:
- Tu ridi? Io ti dico va' nella buon'ora, e togli quelli danari che tu vuogli; e pruova la tua ventura con chi ti piace, ché quanto io ho provata la mia fino alla morte, e veggio che io non ci son buono a nulla.
La donna non poté mai menarvi Salvestro, e andovvisi ella, e menò alcuno suo parente; e come ch'ella si facesse, ella ha ancora a ingrossare; e da ivi a poco tempo si morí, e Salvestro si rimase, e non andò al bagno per non conducersi a morte per acquistar figliuoli.
E fu molto savio; però che, delle sei volte, le cinque l'uomo ha volontà d'aver figliuoli, li quali son poi suoi nimici desiderando la morte del padre per esser liberi.


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