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Il mio libro in vendita

martedì 18 agosto 2009

Indice delle Novelle dalla CCXXI alla CCXXX



Novella CCXXI - A messer Ilario Doria, venuto a Firenze ambasciadore per lo imperadore di Costantinopoli, con una sottile malizia da uno, mostrandosi famiglio di uno cittadino di Firenze, è tolta una tazza d'argento di valuta di trenta fiorini.
Novella CCXXII - Messer Egidio cardinale di Spagna manda per messer Giovanni di messer Ricciardo, perché sente avere fatto contro a lui; ed elli vi va, e con sottile avvedimento gli esce dalle mani, e torna a casa.
Novella CCXXIII - Lo conte Joanni da Barbiano fa al marchese che tiene Ferrara uno grande inganno, ovvero trattato doppio, promettendogli d'uccidere il marchese Azzo da Esti che gli facea guerra, e dandogli a divedere che l'ha morto, riceve da lui castella e denari.
Novella CCXXIV - Ancora il conte Joanni da Barbiano fa uno sottile tratto, credendo pigliare una bastía fiorentina edificata in suoi danni, come che non gli vien fatto, e tornasi addietro sanza avere approdato alcuna cosa.
Novella CCXXV - Agnolo Moronti fa una beffa al Golfo, dormendo con lui, soffia con uno mantaco sotto il copertoio, e facendoli credere sia vento, lo fa quasi disperare.
Novella CCXXVI - La Castellana di Belcari, veggendo passere da una finestra, e poi un asino, gitta un piacevol motto.
Novella CCXXVII - Una donna fiorentina, veggendo passere in amore, gitta un piacevole motto verso la suocera.
Novella CCXXVIII - Il duca di Borgogna, andando a vedere certi suoi tesorieri in piú parti, s'abbatte a uno che non ricevendolo riccamente li dice che è la cagione; diceli che non vuole rubare; e quello che ne segue.
Novella CCXXIX - Maestro Jacopo da Pistoia, facendo una sepoltura a messer Aldighieri degli Asinacci da Parma, fa diverse beffe a un prete, ed elli si gode il suo.
Novella CCXXX (frammento)


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